tra miti e leggende

All’antico santuario nuragico, luogo di culto degli antichi sardi fin da XI – IX secolo a.C., si affianca nel 1200 il Villaggio Cristiano, quasi a volerne seguire la tradizione di spazio dedito alla religiosità.

 

La chiesetta di Santa Cristina è stata costruita intorno al 1200 dai frati Camaldolesi di Santa Maria di Bonarcado. Oggi la chiesa non si presenta nella sua struttura originale, essendo stati praticati nei secoli diversi rifacimenti e ristrutturazioni che hanno lasciato intatti solo i muri perimetrali nei quali sono stati rinvenuti resti della civiltà nuragica. Numerosi, infatti, i conci lavorati provenienti dal tempio a pozzo. La chiesa, punto centrale del complesso religioso, è circondata dai “muristenes”, semplici casette dalla costruzione elementare e fiabesca, in passato destinate ad abitazioni dei monaci.

 

Ancora oggi il novenario si ripopola in occasione delle feste: la principale si svolge nella seconda domenica di maggio in onore di Santa Cristina, mentre nella quarta domenica di ottobre i festeggiamenti sono dedicati a San Raffaele Arcangelo (chiamato popolarmente San Serafino).
Il pellegrinaggio dei fedeli inizia con le novene “nuinas” e prosegue nei giorni del vespro e della festa. I fedeli hanno un profondo rispetto del calendario dell’agiografia sarda e delle sue tradizioni.
Il Santo, protagonista della festa, diventa così motivo di celebrazione religiosa e di incontro gioioso delle comunità.